Un maestro e tanti ragazzi che sanno suonare

Daniele Falasca suona molto bene pianoforte e fisarmonica. E’ “esagerato” nelle sue idee di composizione. Veramente tante, veramente belle. Ora, giustamente ,ha alzato “l’asticella” provando e sognando di creare una orchestra , non sua , ma di Roseto degli Abruzzi. Per ora una esibizione ma “lui” generalmente non si ferma mai.

L’ostacolo più grande e’ ovviamente finanziare una struttura del genere. Difficile ma non impossibile. Una orchestra “di citta’ ” potrebbe offrire musica periodicamente, essere invitata a rassegne, organizzare tournée. Vuoi mettere dare uno stipendio a dei giovani che con la loro cultura non possono che far crescere un Paese, in questo caso l’Italia. Quello che scrivo non e’ un sogno. E’ per esempio realtà in Finlandia che la capitale ma anche le due città maggiori hanno una orchestra propria. Questa esperienza me la raccontò un giovane trombettista di

Elice, dove ovviamente esiste una orchestra giovanile propria e dove fin dai 12 anni gratuitamente ragazze e ragazzi, apprendono gratis “l’arte delle sette note”. Ebbene il musicista che era rientrato da poco per uno stage da docente a aroma mi raccontò che nello stato del nord Europa lui era ” prima tromba” nella terza città della Finlandia, percepiva ovviamente uno stipendio adeguato suonando ,proponendo concerti e insegnando cinque giorni alla settimana. Arrivare a quel traguardo non significa solo avere una “orchestra di città “. Significa soprattutto formare giovani musicisti ma anche primi attori preparati per la vita. Quelle sette note farebbero bene a tutti .A chi piace la musica e a chi no. Scusate sto sognando.

La Rosetorchestra

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