Lo so , Riri’ non andrà mai su Wikipedia ma è stato ,nel suo compito da volontario, un grande. Mario ne disegna, con una penna virtuale ,i contorni ci piega perché il dirigente di una squadra di basket anni, 60, è’ rimasto nella mente dei “diversamente giovani”. Riri’ ci ha lasciati da poco. Non abbiamo velleità che passi alla grande storia. Ma un pezzettino l’ha scritta anche lui . Nella foto è l’ultimo in piedi.
RIRI’, SPORTIVO DI ALTRI TEMPI

Reno Marini, per tutti Rirì, da poco scomparso, è stato uno dei personaggi carismatici del basket rosetano. Ne ha rappresentato gli anni “eroici”, quelli dell’Arena quattro palme dal fondo bituminoso e dalle luci ondeggianti, del pallone di cuoio, degli spogliatoi a ridosso del campo, rifugio per arbitri e giocatori, in caso di maltempo o di intemperanze dei tifosi.
Rirì era economo e contabile del Roseto Basket Ball Club. La società doveva affrontare, con l’aiuto di rari sponsor e di qualche appassionato, impegni che, rapportati ad oggi, avrebbero fatto tremare le vene e i polsi. Era anche cassiere.
Ricordava al pubblico che, con la vendita dei biglietti, era prima necessario assicurare il rimborso spese agli arbitri – allora era liquidato direttamente dal club ospitante, al termine della gara –, poi vi sarebbe stata qualche riduzione nel prezzo e i ragazzi sarebbero entrati liberamente.
Applicava una sorta di giustizia distributiva ed era benvoluto per la sua affabilità e gentilezza. L’amore di Rirì per il basket è rimasto inalterato, come quello per Roseto.
Grazie di cuore per tutto quello che hai dato al basket, sempre sorridente e disponibile, una gran bella persona e un grande amico.