Il teatro a Roseto?……. Sparito
Iniziamo da un lungo elenco. I nomi che leggerete sono saliti almeno per una volta sul palco del teatro Odeon di Roseto. Renato De Carmine, Ernesto Calindri, Valeria Moriconi, Ottavia Piccolo, Peppe e Concetta Barra, Aldo e Carlo Giuffrè, Flavio Bucci, Mario Scaccia, Sergio Fantoni, Luigi De Filippo, Giancarlo Zanetti, Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi, Paola Gassman, Ugo Pagliai, Arturo Brachetti, Massimo Wertmuller, Valerio Mastandrea, Paola Borboni, Giustino Durano, Sebastiano Lo Monaco, Maurizio Micheli, Rocco Papaleo, Stefano Bollani e la Banda Osiris, Geppy Gleijeses, Tullio Solenghi, Paola Quattrini, Stefano Satta Flores, Carlo Croccolo, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Carlo Cecchi, Franca Valeri, Alessandro Haber, Andrea Jonasson, Anna Bonaiuto, Carlo Delle Piane, Chiara Noschese, Gioele Dix, Mariangela D’Abbraccio, Ernesto Mahieux, Lucrezia Lante della Rovere, Amanda Sandrelli. Tutti nomi che hanno reso prezioso – e forse unico – il cartellone rosetano.

Il 19 marzo 2014, con “Costellazioni” di Nick Payne (riproposto in questi giorni in Abruzzo), è calata la tela sull’Odeon, dopo trentasei anni di ininterrotta programmazione. Il teatro, venduto all’asta, avrà una nuova destinazione. Questione di tempo e di volontà politiche: ci sono pochi dubbi. Una città senza teatro, senza cinema, senza luoghi di aggregazione è destinata a retrocedere ad agglomerato urbano, a periferia dell’impero del consumo e della speculazione.
In Abruzzo sono in corso di svolgimento le principali stagioni teatrali e concertistiche. Sono sorti nuovi teatri o sale polifunzionali in piccoli centri, smentendo il luogo comune secondo cui ve ne sarebbero stati di più al tempo dei Borboni. Possono vantarne Atessa, Pratola Peligna, Orsogna, Alanno, Gessopalena, Castel Frentano, Fara san Martino, Montorio al Vomano, Corropoli. Da anni Teramo e Atri sono un faro. Come Pescara, Chieti, Ortona (che ha recuperato anche il cinema salesiano), Lanciano, L’Aquila.

Per ascoltare un concerto dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese ci si può recare al Centro congressi del Villaggio Salinello di Tortoreto Lido, dove è stato ricavato un auditorium dalla perfetta acustica. Nel 1978 la Sinfonica, diretta per l’occasione da Gianluigi Gelmetti, eseguì proprio a Roseto uno dei suoi primi concerti, nell’abbattuto Supercinema, locale di pregio, sacrificato a logiche mercantili e a discutibili indirizzi urbanistici. L’Odeon, costruito per essere stabilimento industriale, nel 1978 era stato trasformato in cinema e teatro dai nuovi proprietari, la famiglia Calabresi di San Benedetto del Tronto.
La scelta si è rivelata vincente. Nel 1998 divenne multisala (600 posti in totale). Grazie ad una convenzione con l’Associazione teatrale abruzzese molisana (ATAM) il Comune ha fatto parte di un circuito regolare, a prezzi convenienti. Il teatro (oltre al cinema, in cui si proiettavano film di prima visione) è divenuto una piacevole consuetudine per i rosetani, un momento da vivere insieme. Sotto le luci dell’Odeon si sono succeduti i registi più affermati e i maggiori interpreti.