Gli abitanti di Pagliare di Sassa sapevano che avevano costruito una struttura in legno che non aveva le autorizzazioni. Erano consapevoli che il piccolo borgo aveva bisogno di un luogo di aggregazione. Lo spopolamento era tangibile anche prima del terremoto.
La chiamarono ” la casetta che non c’è”, ovvio il riferimento. Tre mesi prima del sisma il comune aveva deliberato l’abbattimento di quella che sarà’ fondamentale per gli anziani che dormivano e vivevano li’ dopo il passaggio del mostro