Come può’ un sorriso incontrare in un reparto di Rianimazione ? Può succedere .Io l’ho scoperto grazie alla Rai che “mi inviò” a produrre un servizio nell’anno di “Matera capitale della cultura italiana” in una città tra le più belle d’Italia. Chiesi aiuto ad una materana doc, Francesca Maritnelli, che oggi vive in Abruzzo. Francesca non impiegò tanto tempo , conoscendomi, per proporre quello che mi sarebbe piaciuto girare tra i “sassi”.
Un gruppo di claun che svolge l’opera di volontariato in ospedale. Non era proprio una novità nel panorama italiano ma quando Francesca mi disse che quel sorriso entrava nel reparto di rianimazione , dove far muovere i muscoli facciali in positivo è veramente difficile, tutto fu più semplice per me , nel decidere insieme al mio collega ed amico Ermanno Prosperi che si occupa , sempre magistralmente, delle immagini, per la trasferta. Ma come portare microfono e telecamera in un luogo dove “comanda “ la sofferenza? Nessun problema .
Il primario del reparto , il dottor Romito, ovviamente supervisionando le scelte giornalistiche che proponevamo , fu felice di portare oltre al sorriso quotidiano, una telecamera che raccontasse. Tutto questo sotto l’egida del “capo”. Giovanni Martinelli, ex finanziere e papà di Francesca,, una “bomba di solidarietà” che essendo solidarietà, non fa male. Sotto la proposta del servizio e anche il collegamento al link dove nonno e nipote partecipano alla trasmissione “Italia si “