Ho conosciuto Giacomo a casa di Paolo, ci introitavamo spesso quando tornava dalle sue missioni in giro. Eravamo entrambi in bici ,ci facevamo una passeggiata e io restavo, dopo, a bocca aperta per la sua semplicità nel raccontare attraverso la sua persona la storia di altri. Mi dava l’impressione che lui “stampasse” il grande romanzo della vita, dei semplici, degli ultimi che poi sono quelli che se ti fermi a pensare sono quello che tu vorresti essere, senza orpelli, bugie , sotterfugi, tattiche…cattiveria. Ho chiesto a Biagio Di Giuseppe di scrivere di lui.L’ha conosciuto e lo conosce bene ed ha anche “qualche appunto in tasca” scritto da Giacomo per vivere meglio la sua vita e offrire quello che ha ad altri, cosi, gratis…come faceva Giacomo.
di Biagio Di Giuseppe
prima puntata
A quattro anni usava una cassetta della frutta ricoperta da un pezzo di stoffa come altare per “celebrare” la sua messa. La sorella maggiore vedendolo così “anomalo” dava un calcio alla cassetta mandando all’aria la sua “messa” e lui dopo aver pianto ricominciava daccapo da dove era stato interrotto. A sei anni “serviva” come chierichetto la messa delle 6.00 in parrocchia che distava dal casolare di campagna più di un km.
I genitori data la tenera età non volevano che si svegliasse alle 5.30 del mattino e da solo, con un freddo pungente, andasse in chiesa. Dopo averlo redarguito e non avendo ottenuto nulla, decisero di chiudere a chiave il cancello del podere. Ma il bambino lo scavalcava e indomito si recava a quell’appuntamento mattutino a cui non sapeva rinunciare.
Come estrema “rappresaglia” i genitori gli nascondevano le scarpe ogni sera, sperando di farlo desistere. Ma anche questo “ostacolo” veniva superato con una determinazione eroica:
andava scalzo alla messa. Il Parroco di fronte a tanto zelo gli procurò delle scarpette usate perchè era poco “liturgico” servire scalzo.
A dodici anni Giacomino desidera andare in seminario ma questa volta il problema da risolvere è economico: la sua famiglia di umile condizione non può pagargli la retta.
Il Parroco “prende” per mano Giacomino e fa il giro di tutti i negozi di Palazzolo per raccogliere i soldi necessari e finalmente il “desiderio” di questo ragazzo viene esaudito.