Il cognome è impronunciabile . Ntaconayigize ma se citi il nome “Nadia” mi riporta da decenni a lei.Nata in Burundi, studi a Teramo , laurea nell’ateneo della città tra i due fiumi.
Una bella storia che se raccontata ha bisogno di due elementi: la tenacia che la ragazza ha messo nell’arrivare oggi a fare ricerca a Stoccarda e Don Enzo Chiarini che ha firmato la regia di questa bella storia. Perché ne parlo? Giorni fa mi è arrivato un messaggio tramite Messanger, diceva: “Ciao Umberto , Spero che stai bene. Ti invio l’invito del mio matrimonio e mi raccomando ci devi essere. Fallo per me e per Don Enzo .A lui piaceva cerebrare con tutti a tavola”. Grande Nadia, orgoglioso che hai pensato a me, felicissimo che hai sottolineato il carattere di Don Enzo un prete “strano” per i perbenisti, quelli che esistono anche tra il clero.
Quando ero piccolo al catechismo mi colpiva una frase del sacerdote che passava, prima della messa, un’ora con noi. Diceva ” Cristo si fa carne”. Io ho sempre interpretato quella frase come qualcosa che Gesù faceva vedere per dimostrare la sua esistenza.
Ecco Enzo praticava bene il concetto.Era partito per predicare Cristo per il Burundi. Lo predicava anche con la costruzione di una rete idrica, di una scuola, di case più confortevoli per tutti.E poi c’era tra i tanti ,lei .Nadia con quel cognome impronunciabile e quel sorriso che invece diceva tutto.
Nadia si è ricordata di me, e io ne sono felice, perchè l’ho seguita con un microfono in alcune tappe fondamentali. L’arrivo a Teramo , la pratica seguita nei locali dello Zooprofilattico, poi la laurea e infine, due anni fa un collegamento dal teatro di Atri dove si parlava di”belle storie” da Stoccarda, dove oggi studia e ricerca per poi tornare in futuro in Burundi, la sua terra che non dimentica.
A settembre si sposerà con un ragazzo tedesco. La cena di matrimonio a Francavilla e io tra gli invitati, che onore!!!. Nel bigliettino di invito un Iban per il regalo…naturalmente i soldi andranno tutti per un progetto in Burundi