di Roberto Colancecco
Pittore paesaggista. Ma anche autore di litografie, serigrafie e monocromie e protagonista indiscusso dell’arte del Novecento, un secolo cavalcato con poliedricità e voglia di scoprire e reinventare sé stesso, sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Cascella nasce ad Ortona nel 1892 da padre pittore, l’arte scorre nelle sue vene.
Sin da giovanissimo allestisce alcune mostre personali: Milano e Parigi sono le sue prime tappe di un percorso che lo porterà ad arrivare persino in Sudamerica. Soggiorna per un periodo negli Stati Uniti, dove prosegue imperterrito la sua attività di colorista, raffigurando le metropoli così come i paesaggi del suo Abruzzo, la terra da cui è partito. Vicino al simbolismo,
in seguito sposa il crepuscolarismo, un movimento letterario che prende piede in Italia all’inizio del ventesimo secolo, dominato da un senso di insoddisfazione ed in cerca di luoghi di sicuro rifugio per l’anima. Dipinge con grazia e leggerezza persone, fiori, vie, vedute, opere che oggi si trovano sparse in tutto il mondo: da Pescara alla Calabria, da Parigi a Bruxelles, dall’Inghilterra alla California.
Tra i suoi capolavori “ Composizione floreale”, “Lungo il Naviglio”, “Londra” e la sua amata “ Portofino”. Un patrimonio culturale immenso, rinvenibile in diversi musei ed in svariate fondazioni e collezioni private. Un pittore longevo e di portata internazionale, che ha lasciato la sua testimonianza in ogni dove, prima di scomparire a Milano nel 1989. Ed un pittore sempre attuale, con il suo stile unico ed inconfondibile.