Malati psichiatrici, la riabilitazione si fa a domicilio

In nome della psichiatria , un tempo , si abusava della persona ,anche per scopi non legati alla medicina . un bell’articolo lo trovate sul Corriere della sera dove è citato un lavoro che Anna Maria Valeriano , per la Donzelli ,pubblicò”Malacarne” sull’uso distorto dei manicomi, atti a punire comportamenti femminili ritenuti non in linea con il pensiero dominante. Fortunatamente di tempo ne è passato , fortunatamente il dottor Basaglia, che ispirò una legge, cancellò quello che ,in nome della salute mentale, tante persone sopportavano, non sopportavano, morivano anche. Oggi la notizia che viene dalla Asl teatina .

L’Assistenza domiciliare psichiatrica cresce e si estende su tutta l’area della provincia di Chieti. La novità è legata al nuovo affidamento del servizio, aggiudicato con gara d’appalto al Consorzio Città Solidale, che già da ora segue anche i pazienti residenti nei territori di Chieti e Ortona, in carico ai rispettivi Centri di salute mentale. 

Obiettivo della riabilitazione psichiatrica a domicilio è di stimolare e potenziare le  abilità che le persone con disturbi mentali possiedono, perseguendo il recupero della qualità della vita, delle relazioni sociali, di un Sé più coeso e consapevole delle proprie risorse. Proprio per facilitare il percorso le prestazioni vengono rese nell’ambiente in cui si svolge la quotidianità del paziente e della sua famiglia. ne si svolgerà in contatto con l’ambiente quotidiano della persona e della sua famiglia. Il progetto è già attivo e assiste gratuitamente gli utenti della Asl Lanciano Vasto Chieti. 

Gli operatori coinvolti possiedono differenti e specifiche qualifiche, quali tecnico della riabilitazione psichiatrica, educatore professionale, infermiere, assistente sociale, e operano in collaborazione con il personale del rispettivo Centro di Salute Mentale al fine di realizzare i Progetti Terapeutici Individuali (PTI) concordati con i pazienti e orientati al pieno recupero della qualità della vita.

Attraverso la riabilitazione a domicilio, gli operatori supportano i progetti di autonomia delle persone, aiutandole a costruire percorsi sociali e di vita anche al di fuori del nucleo familiare. Un approccio che abbraccia una visione integrata della salute mentale, in accordo con le esperienze e le linee guida nazionali e internazionali, contribuendo inoltre a ridurre o evitare i ricoveri in ospedale.

“Grazie a questo progetto – sottolinea Marco Alessandrini, Direttore del DIpartimento SAlute Mentale – per i prossimi cinque anni potremo continuare ad offrire sempre più risposte personalizzate e concrete ai profondi bisogni di salute dei nostri pazienti, i quali aspirano, come è normale, non solo a ridurre i sintomi ma a condurre vite il più possibile socialmente attive, creative e autonome. . Doveroso il ringraziamento al  personale dell’unità operativa Acquisizione Beni e Servizi della nostra ASL, che ha contribuito efficacemente a rendere possibile la realizzazione di tutto ciò, garantendo il puntuale e aggiornato espletamento della procedura di aggiudicazione”.

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