Lo scrisse Luigi Braccili

Aveva un archivio cartaceo enorme. Papà riempiva anche i mobiletti del bagno di libri, ritagli appunti. L’unica poco felice di tutto questo la moglie Elena che continuava a spolverare settimanalmente ogni angolo dell’appartamento .Pubblicheremo periodicamente pillole di storia, personaggi, riflessioni, curiosità del “Pianeta Gigino”

I VATTATORI

Oggi la tecnologia e’  sempre piu’ sofisticata e quindi certi ricordi, chiari nelle menti dei piu’ anziani, possono essere rivissuti o su qualche libro o in un museo, in questo caso di civilta’ contadina. Luigi Braccili descriveva cosi’ un protagonista fondamentale della mietitura di una volta. Lu vattatore doveva battere con un attrezzo rudimentale i covoni per staccare il grano dalle spighe.Il grano poi rimaneva nell’aia.L’attrezzo era compostoda un palo lungo un paio di metri e di una decina di centimetri di circonferenza alla cui estremita’veniva legato , con una robusta cordicella, un altro paletto di trenta centimetri

ABRUZZESI DA RICORDARE…Luigi Antonelli

Luigi Antonelli

Luigi Antonelli il commediografo nato a Castilenti nel 1877 e morto a Pescara nel 1942 famoso per il lavoro “L’uomo che incontro’ se stesso” era un burlone. Testimone di nozze incontro’ dopo alcuni anni i suoi compari. Chiese all’uomo: “Avete avuto figli?” e il compare rispose di no.Poi girandosi verso la moglie disse” E la signora nemmeno?

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