LAMBERTO DE CAROLIS

seconda puntata

di ANGELO PANZONE

…… UN GIORNALISTA INTRAPRENDENTE

L’interesse per il giornalismo conquistò Lamberto De Carolis sin da ragazzo: già da studente,infatti, collaborò con quotidiani a diffusione regionale. Nell’ambiente della carta stampata fu presto notato per la grande capacità di rappresentare la realtà in una forma che nello stesso tempo risultava sintetica ed esaustiva e così entrò definitivamente nel mondo del giornalismo iscrivendosi nel 1936 all’Albo Nazionale dei Giornalisti Pubblicisti e assumendo poi per molti anni anche incarichi negli organi di categoria come membro del direttivo dell’Associazione Provinciale della Stampa di Teramo.

Quantunque abbia iniziato la propria carriera come cronista della carta stampata, movendo i primipassi nelle redazioni regionali de “Il Tempo” e de “Il Messaggero”, non disdegnò di svolgere la professione di giornalista nel settore radiotelevisivo e così accettò di buon grado incarichi di inviato speciale con la RAI.

Fu molto apprezzato anche come articolista di riviste culturali nelle quali si occupò soprattutto di storia, arte e folclore incentrando di preferenza le proprie argomentazioni su tematiche inerenti le tradizioni folcloristiche e popolari abruzzesi.

Lamberto De Carolis

L’esigenza di scrivere per raccontare la realtà dei fatti in maniera obiettiva fecero nascere in Lamberto De Carolis la necessità di svincolarsi dalle linee guida imposte dalle redazioni delle varie testate con cui collaborava e così nel 1955 fondò “L’Ora d’Abruzzo e Molise”, un periodico di informazione e cultura nel quale, assumendo l’incarico di direttore responsabile, oltre a trattare le così tanto amate tematiche  letterarie,  poté  anche  dedicarsi  al cosiddetto “giornalismo di servizio” occupandosi di problematiche sociali e denunciando senza peli sulla lingua disservizi e abusi.

Nell’ambito di questo periodico Lamberto De Carolis inoltre curò personalmente una rubrica intitolata “Li fattarìlle” nella quale si dilettava a raccontare aneddoti e storie curiose che a volte sembravano così incredibili da far dubitare della loro veridicità, ma che in realtà erano fatti tutti veramente accaduti e da lui stesso raccolti dalla viva voce dei protagonisti.

Nel giro di pochi anni, “L’Ora d’Abruzzo e Molise” riuscì ad inserirsi attivamente nella vita regionale come organo battagliero ed incisivo, sempre pronto a difendere gli interessi dei cittadini, e come valido diffusore di cultura, grazie anche alla fattiva collaborazione di illustri redattori come il poeta, scrittore e giornalista frentano Federico Mola e il grande umanista e letterato atriano Luigi

Illuminati.

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