Qualcuno si sarà chiesto :”Perchè Umberto propone sempre racconti di un tempo e non sviluppa ,come sempre ha fatto, in questo blog ,la cronaca attuale?.
Sono convinto che leggendo il pensiero va a questo quesito. Rispondo con un’altra domanda. Dovrei forse parlare e criticare, magari, Giambruno ,ormai ex compagno della Meloni? Cosa ci racconta oggi la cronaca, la vita nostra e di altre persone. Meglio raccontare , spesso, di persone che conosciute tanto tempo fa , ti hanno lasciato qualcosa.
Giambruno non lo conoscevo , pur essendo un giornalista come me, prima e lo dimenticherò domani perchè era entrato nella mia sfera solo perchè marito una persona potente spesso citata.
Scipione invece mi ha lasciato qualcosa. Oggi non c’è più o se vive ancora , cosa improbabile, avrebbe 110 anni. Era nato nel 1913, due anni dopo il Terremoto di Avezzano gli cancellò la famiglia. Finì in un orfanotrofio e fu adottato insieme ad altri bambini da Don Orione , un grande prete diventato poi Santo.
Scipione che tra gli amici radioamatori era stato ribattezzato “Scipione l’Africano” mi raccontò tante cose e mi fece capire che quel modo di comunicare era basato sul “fin di bene” non come succede oggi con mezzi moderni gestiti “non a fin di bene”. Ecco lil racconto