La poesia di Maria : seminare e poi maturare

di Maria Matani

 Semi

Cominci ad interrare semi per gioco

e ti accingi alla raccolta per amore.

Dei tanti semi alla terra consegnati

alcuni germogliano vigorosi, altri a stento,

taluni appaiono dispersi

e poi un giorno all’improvviso ti sorprendono,

riempiono il tuo paniere e ti rendono leggero.

E quando ti sembra che tutti i tuoi semi

hai piantato, tu non ti fermare,

comprane ancora uno al mercato

e deponilo nell’ultimo vaso spezzato,

quello che nulla promette, ma da sempre aspetta.

 

Maturare come l’albero, senza paura

(Dedicato a chi è in costante ricerca)

La crescita di ogni persona è un processo che si compone di tanti tasselli, fisico, psichico, mentale, professionale, che all’unisono tendono al raggiungimento dell’equilibrio. La crescita è dunque un processo in perenne evoluzione, che prima di condurci a un rinnovato punto di stabilità ci obbliga a transitare per vie lungo le quali mai ci sentiremo perfettamente in equilibrio con noi stessi, né tantomeno con il mondo che ci circonda. Ne consegue che ogni cambiamento costa fatica, tanto che spesso, in tal senso, avvertiamo la paura di vivere.

Per non rimanere ingabbiati dentro i nostri schemi mentali, di frequente siamo chiamati a superare i nostri timori, siamo chiamati ad uscire dalla nostra zona comfort, la quale è senza dubbio rassicurante, ma nello stesso tempo ci impedisce nuove scoperte e nuove esperienze. È importante, quindi, essere in grado di prendere per mano la nostra vita e cambiare tutto ciò che razionalmente ed emotivamente pensiamo vada cambiato. Questo vale in ambito professionale, sociale e più specificatamente personale. Per essere però pronti a metterci in moto, è necessario tenere a memoria alcuni semplici e chiari dati.

Imparare ad essere umili, questo è il primo requisito, infatti, l’umiltà ci accorda la facoltà di metterci in discussione e conseguentemente avviare un’opera di trasformazione; di contro, l’arroganza ci conduce erroneamente al convincimento di avere sempre ragione, è risaputo infatti che coltivare il dubbio ci accompagna ad esplorare i livelli più profondi della conoscenza di noi stessi.

Altro punto essenziale è la sfida, la quale non è mai rivolta contro altri, ma solo ed esclusivamente con noi stessi. Possiamo pervenire a questa competizione immergendoci nel silenzio, nel raccoglimento, nella meditazione e nella riflessione sulla nostra persona. Affrontando la paura dell’eventuale sconfitta, senza il panico che ci blocca, ma considerando la paura, normale e fisiologica e, con la determinazione a mettere in campo tutte quelle risorse capaci di affrontarla e superarla e con la convinzione che,  indipendentemente dalla riuscita, la sfida è pur sempre motivo di crescita.

Da ultimo, teniamo sempre a mente che, così come il fisico, attraverso l’allenamento e una corretta alimentazione, riesce a mantenersi in forma e a raggiungere gli obiettivi desiderati, anche un buon allenamento interiore, fatto di volontà, impegno, metodo, gestione delle emozioni, riduzione dello stress, rafforzamento delle relazioni, metacognizione, può migliorare la nostra vita interiore e farci maturare come l’albero, senza paura.

Un commento

  1. La lettura di questo componimento può essere legata alla persona o al generare in generale.
    La persona può utilizzare i propri talenti scoprendoli uno ad uno o non scoprendoli o scoprendoli parzialmente.
    L’uomo può generare una umanità allo stesso modo eterogenea ma la vittoria sarà sempre dell’ultimo seme comprato al mercato e posto nel vaso rabberciato, in fondo, il migliore tra tutti. Riflettiamo sempre su quanto Maria ci propone

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