di Francesco Di Ruggero
Mahsa Amini era una giovane iraniana di 22 anni. Mentre era in visita a Teheran con la famiglia, una pattuglia della buoncostume l’ha fermata perché sotto il suo velo era visibile una ciocca di capelli di troppo. Tre giorni dopo Mahsa era morta. E la collera dei giovani iraniani è esplosa.
IL SILENZIO SI FA VOCE
Non fu provocazione la mia, né un vezzo,
ma fu una indisciplinata ciocca di capelli
fuori l’hijab a scatenare la follia omicida.
Schiavi di una assurda legge
che mortifica e umilia la donna.
Avevo sogni da inseguire,
storie da costruire,
albe e tramonti da raccontare,
una vita da colorare
recisa prima di germogliare.
Nel mio nome, assunto a simbolo di ingiustizia,
il silenzio abitato da troppo tempo
si è fatto voce, protesta.
Il cuore gronda tutto il suo dolore
mentre il pensiero, di sangue macchiato,
urla libertà.
Il dissenso e le rivolte porteranno a vita nuova?
Forse non sono morta invano…
Caro Umberto…con soddisfazione e ammirazione scopro una vena poetica di Francesco attenta al sociale, alle ingiustizie, sopraffazioni e alla guerra spre ingiusta! Grazie..
A volte basta un nulla per tornare al medio evo.