Pasquale di Marco quando era bambino si recava al mare da Poggio San Vittorino, vicino Teramo . Poi una volta sposato comprò una “familiare” e portava sulla spiaggia il suo grande amore oltre al mare, la sua famiglia. Lo conobbi dopo la pandemia .
Mi spiegò che stare a casa per tanto tempo lo aveva stressato. Lui non poteva fare a meno del mare. Ci incontrammo a Giulianova, sul lungomare zona sud. Arrivò da solo con una Fiat punto bianca. Ci fece un cenno con la mano e subito aprì il bagagliaio dove era custodita “un’amica”, una piccola seggiolina , unica cosa della quale aveva bisogno per coronare il suo sogno di sempre : contemplare quella enorme massa d’acqua.
E’ volato in cielo a 96 anni nei giorni scorsi .Ha lasciato qualcosa in quelli che lo hanno conosciuto.
La bella testimonianza di Pasquale oltre ad essere un inno alla vita , all’amore ,al lavoro ben fatto, all’onestà e alla felicità , è un monito importante per tutti, ma soprattutto per il giovani affinché possano ritrovare nei valori più semplici il vero senso dell’esistenza.
La semplicità è l’onestà incarnata in cose semplici e arcaiche mi piace moltissimo.