di Maria Matani
L’alba mi ha avvolta nella sua nuvola bianca,
l’aurora, tinta di rosa, sull’orizzonte marino si è protesa
e lesta il sole ha svelato.
Così, dopo sollecita attesa,
il primo raggio ho catturato
e, come il primo mazzetto di viole profumate,
a te l’ho regalato.
I raggi taglienti,
quelli successivi, caldi e sfrontati,
li ho portati con me,
mi riscalderanno nelle fredde giornate,
parlandomi di te.
Luce di un nuovo giorno – Preghiera laica
Non importa quanti anni abbiamo e a che ora siamo nati, una cosa resta certezza, ogni giorno all’alba rinasciamo.
La luce dell’aurora arriva a passi lenti, misurati, nel silenzio terreno, scortata dal respiro magico dell’aria e dalla leggerezza dei suoni impalpabili. Il giorno che nasce ha bisogno di dolcezza; delicatamente si apre tra le venature lattiginose, e gentilmente, con ambo le mani, nuota tra i flutti rosati, respira e si posa sulla cima degli alberi dondolanti, sui fiori spolverati di rugiada, sulle ragnatele iridescenti e poi, pian piano solleva la coperta del mondo sonnacchioso.
I primi raggi di luce timidi, chiedono permesso a noi, a noi che chiediamo loro la grazia di arrivare a rinfrancare i nostri cuori.
L’uccello mattutino, inizia lento il suo canto, la sua preghiera; tra non molto sarà giorno pieno e risveglio generale. La strada risponderà ai passi veloci, i colori torneranno sovrani e si riempiranno di sostanza, mentre le vuote ombre torneranno a dormire.
Tu luce, toglimi la paura e vestimi di coraggio! Energia dona ai miei piedi e invogliami a diventare una creatura mattiniera, forte e generosa, gentile e possibilista; che io rinasca ogni mattina nell’istante magico in cui il primo raggio mi sfiora e ogni residuo di sogno fa’ che diventi pensiero.
La rinascita ogni giorno, ogni mattina. Rinnovarsi raccattando e trascinando con noi le brutture della vita, leggere all’alba, pesanti a sera. Bello l’epico richiamo all’omerico “Eos dalle dita di rosa”. D’altronde, tutto è poesia nel cuore di Maria.