I musei abruzzesi sono i meno visitati d’Italia.Si salva solo la fortezza di Civitella.

da Openpolis

Nonostante un patrimonio culturale enorme, il quadro dei musei abruzzesi non è dei migliori e il Pnrr potrebbe non aiutare. Ne abbiamo parlato con il responsabile di una delle strutture che accolgono più visitatori per capire come invertire il trend

In sintesi:

  • L’Abruzzo è penultimo in Italia per visitatori assoluti, ultimo in rapporto al numero di strutture.
  • Nel 2021 solo 4 musei abruzzesi su 84 hanno superato la media nazionale di visitatori.
  • Il più visitato è stato il Museo delle armi e delle mappe antiche della fortezza di Civitella del Tronto.
  • Gli accessi ai musei segnalano anche la capacità di valorizzare il patrimonio culturale dell’Abruzzo.
  • Solo il 16,7% dei musei abruzzesi ha ampliato la propria collezione nel 2021, 12 punti in meno della media nazionale 28,8%.

L’Abruzzo dispone di un patrimonio culturale sterminato, stratificato in secoli di storia. Un insieme di beni culturali e architettonici, tradizioni e tipicità locali, aspetti ambientali e paesaggistici che rendono la regione così peculiare.

Eppure nel 2021 i musei abruzzesi sono stati tra i meno visitati in Italia. Inoltre, a oggi tra gli interventi dedicati alla cultura in Abruzzo previsti nel piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) non vi sono musei.

Tuttavia in regione ci sono anche pratiche virtuose, come il museo delle armi e delle mappe antiche all’interno della fortezza di Civitella del Tronto (Teramo), che risulta essere il polo più visitato in tutto Abruzzo.

L’Abruzzo è ancora indietro

Nel 2021 i musei aperti in regione hanno totalizzato 193mila visitatori, facendone la penultima regione del paese (l’ultima è il vicino Molise, con 96mila accessi). E va ancora peggio in rapporto al numero di strutture, dove l’Abruzzo è addirittura ultima. Nel 2021 ogni museo ha accolto mediamente 2.300 visitatori, contro una media nazionale di 11.336

Dati che colpiscono se rapportati al patrimonio culturale della regione e che la pandemia può spiegare solo in parte. Nel 2019 le visite per struttura erano state molte di più (oltre 3.700) ma comunque collocavano la regione all’ultimo posto in Italia per utenza media. Distante dalla quota nazionale di quasi 30mila visitatori per struttura in quell’anno.

Solo pochi musei abruzzesi, prima e dopo la pandemia, sfuggono a questa tendenza.

A oggi neanche il Pnrr sembra poter contribuire alla crescita dei poli museali della regione. Come abbiamo scritto lo scorso settembre, infatti, tra gli 87 interventi finanziati dal ministero della cultura nel Pnrr non sembrerebbero esserci musei.

Le potenzialità ancora inespresse

Dal punto di vista tematico, in Abruzzo prevale l’offerta di musei di archeologia, parchi e aree archeologiche: 21 tra complessi e strutture, per un totale di oltre 47mila visitatori nel 2021: circa 2.200 ciascuno in media. A questi si possono aggiungere i 3 musei di storia, con 1.265 accessi complessivi nel 2021.

Vi sono poi 16 musei d’arte: 8 per quella moderna e contemporanea (con quasi 3mila visitatori totali nel 2021, 354 ciascuno) e altrettanti per quella dal medioevo all’800 (con oltre 13mila visite complessive, 1.700 per struttura). Seguono 11 musei di antropologia e etnografia, 10 su natura, scienza e tecnica e 10 tra chiese, luoghi di culto e di esposizione di oggetti sacri. Sono solo 4 (su 84) i musei abruzzesi che nel 2021 hanno superato la media nazionale di visitatori. [mappa di tutti i musei e visitatori]

Tuttavia quelli che totalizzano più visite sono 2 architetture fortificate presenti nella regione, che totalizzano insieme quasi 48mila visite. Si tratta del Castello Piccolomini di Celano (17.767 visitatori, terza struttura più visitata in Abruzzo nel 2021) e della fortezza di Civitella del Tronto, che ospita il museo delle armi e delle mappe antiche. 

Quest’ultimo è il museo che ha dichiarato il maggior numero di visitatori nel 2021: 30mila, quasi 3 volte in più della media nazionale, pari in quell’anno a 11.336. Non si tratta di un dato nuovo: anche nel 2018 era risultato di gran lunga quello più visitato in Abruzzo. Uno dei pochissimi in regione a oltrepassare la media nazionale di 11mila visitatori per struttura.

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