Scomparso il giornalista Vincenzo Angelico

E’ stato fondamentale per la nascita della passione giornalistica di tanti giovani che grazie alla sua “Tvn” ,la “palestra”hanno capito se erano in grado o meno di fare questo mestiere. Vincenzo Angelico offriva telecamera, microfono e soprattutto consigli a chi sognava , magari, di arrivare a buoni livelli. Chi scrive queste poche righe prese per la prima volta in mano un microfono grazie a lui. Commentai una gara di Trial, uno sport motoristico , che non conoscevo prima di quel momento.

Mi incito’ a provare ma mi consiglio’ prima di girare tra i piloti per capire regole dello sport e strategie . Appresi tante cose da quella “lezione di giornalismo” che poi furono tesoro per le tappe successive. Prima di Natale ho ricevuto la telefonata di un amico , oggi inviato del Corriere della Sera. Aveva bisogno del numero di Vincenzo Angelico. Anche lui era partito nel suo cammino giornalistico da Vincenzo. Lo voleva ringraziare, voleva parlare un po’ con lui.

Vincenzo era così, amava in mestiere, lo faceva amare. Non dimentico i tanti servizi da lui realizzati e che ancora oggi raccontano il nostro Abruzzo su YouTube. Vincenzo aveva sposato le nuove tecnologie ,sapeva che in questo modo il certosino lavoro di ricerca che aveva fatto decenni fa sarebbe rimasto vivo e attuarle, un punto fermo. Al di là del Vhs, aldilà’ della televisione convenzionale ,quella che ti da un appuntamento per vederla, i social ,si sa, sono sempre fruibili. TvN era una istituzione, presente ovunque, raccontava vizi e virtù di una intera comunità. Vincenzo ha un vantaggio rispetto a tanti uomini. Quello che ha prodotto era ” di sua proprietà’ fino a quando non andava in onda. Poi diventava patrimonio di tutti. La proposta che sento in questo momento di avanzare e’ che le istituzioni , penso al sindaco di Notaresco che e’ anche presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura , debbano valorizzare quello che il giornalista e’ stato bravo a testimoniare e produrre.Occorre un progetto per catalogare ,situazioni e personaggi , quello che ha girato e metterlo a disposizione , magari all’interno di una associazione o una fondazione, come materiale di studio . Una ricompensa che ha il sapore d’affetto, ma anche un regalo per tutti noi e soprattutto per le nuove generazioni .Ho trovato sul web questo “pezzo” che vi propongo. Non e’ “confezionato” ma grezzo. Parlare di una pescheria, intervistare il commerciante di pesce, in questo caso Marcello Di Marco, può ad esempio servire per ricostruire un mestiere, vecchio quasi come il mondo. . Grande Vincenzo ,grazie

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