Alberto “113”, Adamo  ed Egidio che non mollano la “loro ” montagna

Il reportage che vi offriamo è di altri tempi, almeno 20 anni fa. Con il collega Ermanno Prosperi andammo per la montagna teramana, senza un tema da sviluppare, ma convinti di riportare in Rai un servizio bello. E cosi fu. Incontrammo personaggi che dimostravano di stringere i denti per salvare le comunità della montagna .

Oggi purtroppo le cose sono cambiate.La politica non è stata “brava”. Dalla montagna fuggono tutti, i bambini non nascono più. Eppure con il sisma 2016 la ricostruzione, seppur a rilento, va avanti. Case nuove, case vuote. Miglior viabilità potrebbe portare giovani coppie in quelle case , magari con offerte supportate dallo Stato.

Alberto, detto 113, ad esempio sopperiva ad alcune carenze logistiche per mancanza di artigiani  che erano scesi a valle per guadagnarsi lo stipendio aiutando chi aveva bisogno di un idraulico, un elettricista, un muratore .

Incontrai Alberto nuovamente due anni prima della morte. Nel libro “I mille Abruzzi” c’era un capitolo per lui.

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