Entra un nuovo e prezioso redattore in questo blog. Si chiama Achille e , uomo fortunato, ha tre passioni. La famiglia, la fisarmonica e la lettura. . Achille “divora i libri” e spesso prende appunti per gli insegnamenti. Ho chiesto di fare una cosa che potete fare anche voi (clicca qui per mandare frasi o brevi brani che fanno riflettere anche noi ). Ha il compito di leggere ,estrapolare una frase o un concetto e riferire a noi attraverso il sito di “Gigino”. Potrebbe indurci ad acquistare quel libro. Questa è la prima puntata. Il brano del libro che leggerete lo potrete poi acquistare, volendo, attraverso queste coordinate:
Nikos Kazantzakis, Zorba il greco, Crocetti Editore, 2021 (prima pubblicazione 1946)
“Un tempo dicevo: questo è un turco o un bulgaro, questo è un greco. Io ne ho fatte di cose per la patria, padrone, da farti venire la pelle d’oca: ho ammazzato, rubato, bruciato villaggi, violentato donne, sterminato famiglie… Perché? Perché, dicevano, erano bulgari, turchi.
Al diavolo, farabutto, mi dico spesso, e mi maledico; al diavolo, idiota! Ora ho messo giudizio, ora guardo gli uomini e dico: questo è un brav’uomo, quello è cattivo. Che importa se è bulgaro o greco. Per me è lo stesso; è buono, è cattivo, soltanto questo voglio sapere.
È più invecchio, si, giuro sul pane che mangio, credo che comincerò a non chiedere più neanche questo. Chi se ne frega se è buono o cattivo! Provo compassione per tutti, mi strazia le viscere quando vedo una persona, anche se faccio finta che non m’importi niente.
Ecco, mi dico, anche questo poveretto mangia, beve, ama, ha paura, anche lui ha il suo dio e il suo diavolo, anche lui tirerà le cuoia, anche lui finirà in un luogo disteso sottoterra, lo mangeranno i vermi… Eh, poveretto! Siamo tutti fratelli… Carne per i vermi!