Una coraggiosa prof civica

Ci piace pensare che non succede solo in Italia ma la cronaca ci smentisce. Intascavano fondi europei per pascoli inesistenti. Con una maxi operazione scattata tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania sono 25 le persone arrestate durante il blitz e 16 le perquisizioni con sequestri preventivi per compensare i 5 milioni di euro di danni di truffa che si stima siano stati arrecati all’Unione europea.

Quei 5 milioni e chissà quanti altri erano soldi che potevano essere spesi da chi la montagna la vive, ci lavora, ci sgobba.

Quella della “mafia dei pascoli” così come è stata ribattezzata, è una truffa che ha per oggetto i contributi del Fondo europeo agricolo di garanzia .Arresti per l’Abruzzo ma non in Abruzzo, vittima di tutto questo . A far uscire fuori la truffa che prevedeva ottenere lecitamente o non, prati immensi che portavano a sommare titoli ,utili per ricevere finanziamenti dalla comunità europea.

Una professoressa , docente di Geografia all’Università de L’Aquila che poteva tranquillamente “ farsi i fatti propri”. Invece ha organizzato un questionario che ha coinvolto più di 900 persone , nella maggior parte allevatori, che ha portato alla luce in modo massiccio lo scandalo delle mafie dei pascoli.

Durante il covid intervistai la professoressa Calandra ma la testata che portò fuori il problema è quella aquilana delle “Virtù quotidiane” diretta da Marco Signori. La professoressa Calandra ebbe l’occasione di portare alla luce il problema grazie al sito web, poi arrivai io e in seguito Tg1 sette. Non mi fu permesso dopo il primo servizio di approfondire l’argomento anche se richiesto ,ma questa è un’altra storia. La prof fu ovviamente affiancata nel questionario che girò tutta l’Abruzzo dagli studenti . Chissà come si sono sentiti soddisfatti di aver contribuito a tale inchiesta.Diciamo un bel corso per arrivare alla laurea.

Pensate , la guardia di finanza ha sequestrato ben 5 milioni di euro , denaro questo che poteva servire per non spopolare quello che nella intervista che vi propongo la professoressa definisce “ un tesoro a quota 2000”

Ci piace pensare che non succede solo in Italia ma la cronaca ci smentisce. Intascavano fondi europei per pascoli inesistenti. Con una maxi operazione scattata tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania sono 25 le persone arrestate durante il blitz e 16 le perquisizioni con sequestri preventivi per compensare ai i 5 milioni di euro di danni di truffa che si stima siano stati arrecati all’Unione europea.Nell’intervista sentirete anche il direttore della Cia Abruzzo, Donato Di Marco.

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